La primavera ha ormai iniziato a spingere gente verso il mare, verso Gonnesa, verso la
spiaggia mozzafiato di Funtanamare: il grande golfo la protegge, la mantiene ampia e sabbiosa, al riparo dalla mareggiate che, a volte, vengono spinte dal vento.
Bella, anche se un po' "imbastardita" dai
resti del porto minerario, da decenni caduto in disuso e che non vuole essere archeologia industriale ma parte integrante del sito turistico al punto da essere sfruttato dai bagnanti e visitatori. L’odore che si respira a pieni polmoni a Funtanamare non è più quello dell’inverno, s’è detto: si sentono gli influssi della vegetazione che cresce rigogliosa alle sue spalle, si sente l’odore del pino, del lentisco, degli alberi che crescono in silenzio.
E’ una spiaggia che ha scalato le "classifiche" della
bellezza e della fruibilità: la sua è acqua turchese, pulita, con una spiaggia di rena bianca che aiuta i surfisti, che vi accorrono in gran numero perché molte bave di vento riescono a scalfirla e a portare al largo. Niente più odore dell’inverno: l’estate è davvero alle porte.