Storia & archeologia

Il Conte Ugolino della Gherardesca e la città di Iglesias

La storia della vita del famoso conte Ugolino, citato nella Divina Commedia di Dante Alighieri, si intreccia con quella della città di Iglesias. Il conte ricevette in eredità il territorio di Iglesias e sostenne una politica di espansione e favorendo l'afflusso di nuovi abitanti della città

Nel 1285 il territorio di Iglesias, facente parte della curatoria del Cixerri, venne consegnato in eredità al conte Ugolino della Gherardesca. Il conte, cosciente della ricchezza mineraria del territorio promosse la fondazione di una nuova città, denominata Villa di Chiesa, l'odierna Iglesias. La città venne fondata attraverso la ristrutturazione e l'ampliamento di insediamenti preesistenti e favorendo l'afflusso di nuovi abitanti. I nobili della Gherardesca ugoliniani fecero costruire un castello, detto di Salvaterra, le mura cittadine, diversi palazzi, un ospedale ed un acquedotto.

Numerosi furono inoltre gli edifici religiosi innalzati dalla famiglia, le principali sono: la chiesa di Santa Chiara (1284-1288) e quella di Nostra Signora di Valverde (1285-1290). Nel 1288 il Conte Ugolino Della Gherardesca fu accusato di sedizione e alto tradimento e rinchiuso nella Torre della Muda di Pisa e, secondo Dante Alighieri, privo di cibo si nutri di carni umane ("la bocca sollevò dal fiero pasto"). I suoi possedimenti furono ereditati dal figlio Guelfo della Gherardesca che, sfuggito da Pisa si stabilì nella città di Villa di Chiesa.

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