Iglesias nel corso della Storia Moderna
Dopo il trattato dell'Aia (1720), Iglesias e tutta l'isola Sardegna furono cedute al governo dei Savoia, nuovi re di Sardegna. Iglesias, probabilmente per la bellezza del suo territorio, era annuale meta turistica della famiglia reale. Con l'abbandono dell'attività mineraria la città riconvertì la sua economia puntando sull'agricoltura e la pastorizia
Nel 1720, in seguito a quanto stabilito nel trattato dell’Aia, la città di Iglesias e tutta l’isola Sardegna furono cedute alla famiglia reale dei Savoia, nominati re di Sardegna. La famiglia reale durante l’esilio in Sardegna, a seguito della conquista del Piemonte da parte dei Francesi, soggiornava ogni anno in primavera ad Iglesias. La località era stata probabilmente scelta dai reali per la straordinaria bellezza del suo territorio. Nel corso del XVIII secolo, in seguito all’abbandono dell’attività mineraria, la città inizio la lenta riconversione della sua economia puntando al settore primario, ossia all’agricoltura e alla pastorizia e dando così inizio ad una tradizione gastronomica che ancora oggi è viva e immette nel mercato prodotti di eccellenza, vanto per la regione dell’iglesiente. Le campagne tornarono nuovamente ad essere popolate ed i piccoli centri insediativi ad economia agro-pastorale espandendosi andarono a costituire nel secolo successivo comuni autonomi.