Storia & archeologia

Iglesias nel periodo aragonese e spagnolo

Centro importante del regno aragonese e spagnolo, la città di Iglesias, all'epoca denominata Villa di Chiesa, conobbe sotto la corona di Aragona un periodo di forte sviluppo, ma anche di rivolte e ribellioni contro il potere reale. Iglesias porta con se tracce della cultura ispanica, visibili già a partire dal suo nome che in spagnolo significa "Chiese"

Iglesias nel 1324, dopo sette mesi di resistenza all'assedio aragonese, venne conquistata il 7 febbraio di quell'anno. All'epoca denominata Villa di Chiesa, fu la prima città della regione Sardegna a cadere sotto le mani della corona aragonese. Dopo la nascita del Regno di Sardegna, voluta dal famoso papa teocratico Bonifacio VIII, fu la prima città ad ottenere nel giugno del 1327 il riconoscimento di città regia. Il governo di Iglesias venne affidato ad un Capitano di Giustizia di nomina regia e da un Consiglio Elettivo retto da un Giurato Capo. Nel 1353, la città, insofferente della sudditanza agli aragonesi, si rivolto contro il governo, schierandosi dalla parte di Mariano IV, sovrano del vicino Giudicato di Arborea. Con la pace di Sanluri del 1355. la città tornò in mano aragonese. Così falliva il tentativo di rivolta. Seguirono altre rivolte e tentativi di insurrezione ma senza alcun successo. Nel 1436 Alfonzo V di Aragona cedette Iglesias in feudo ad Eleonora Carrozz per 5000 fiorini d’oro, ma, in seguito, tornò nelle mani degli aragonesi. Iglesias, dopo quattro secoli di dominazione spagnola porta con se tracce della sua cultura, visibili già a partire dal suo nome che in spagnolo significa "Chiese”.

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