Storia & archeologia

Iglesias e l'Iglesiente, tracce di storia antica

La ricchezza mineraria di Iglesias e dell'Iglesiente riuscì ad attrarre nel corso della storia antica diverse popolazioni: fenici, cartaginesi e Romani. Furono fondate numerosi centri urbani come la città di Sulcis e centri minerari come quello di Metalla, fondato dai omani per rifornire Roma, l'antica

Iglesias e tutta la regione dell'Iglesiente (Costa Sud-Ovest Sardegna) grazie all'incredibile ricchezza mineraria dei suoli, tanto vasta da sembrare quasi fonte inesauribile, riuscì ad attrarre, nel corso della storia antica, diverse popolazioni. Si insediarono in queste terre i fenici e i cartaginesi. Quest'ultimi occuparono l'area costiera ed eressero la città di Sulci (da cui poi prese il nome regione sarda), l'attuale Sant'Antioco. Alle spalle di Carbonia i cartaginesi, per proteggersi dalle continue imboscate ed incursioni dei sardi ribelli sulla via dell'approvvigionamento minerario, costruirono l'antica fortezza di Monte Sirai.

Queste terre conobbero anche la presenza dei Romani, i quali, per rifornire la capitale dell'Impero, costruirono il centro minerario di Metella. La manodopera impiegata nella miniera era costituita da schiavi, malfattori e gruppi etnici minoritari condannati ai lavori forzati. La principale città romana (nota) nell'Iglesiente era situata a Corongiu, a sud di Iglesias. Per facilitare gli spostamenti, i Romani si muovevano lungo la strada occidentale che da Tibula giungeva a Sulci, di cui è rimasto il ponte Canonica, oggi sommerso nel lago artificiale Corsi.


Nella foto: il sito archeologico della fortezza fenicio-punica di Monte Sirai (Carbonia, Costa Sud-Ovest Sardegna). Da sardiniafriends.com.

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