Storia & archeologia

Iglesias e l'Iglesiente: terra di miniere e civiltà preistoriche

Iglesias, attuale comune e capoluogo di provincia insieme a Carbonia, fu abitata dall'essere umano fin dal Neolitico, come testimoniano i resti ritrovati nel corso dei secoli. La sua ricchezza mineraria permise alla città di essere per secoli uno dei principali centri minerari più importanti d'Italia e d'Europa

Iglesias, attuale comune e capoluogo di provincia insieme a Carbonia conobbe la presenza dell'essere umano fin dal Neolitico. Nel suo territorio sono presenti alcune delle rocce più antiche d'Italia, ricche di minerali, soprattutto di piombo e zinco. La ricchezza mineraria di questa area della regione Sardegna permise alla città di Iglesias di costituire uno dei centri estrattivi più importanti d'Italia e d'Europa.

A testimoniare la presenza di civiltà preistoriche, sono stati ritrovati, nel corso dei secoli, reperti archeologici di ogni genere: resti di edifici, tombe, ossa umane e frammenti ceramici e metallici. Sul colle del Buoncammino, sul monte Casula e a Monteponi sono state rinvenute frecce di ossidiana. A San Benedetto la necropoli di Montixeddu. Dell'età del Bronzo ossa umane insieme ai frammenti ceramici e ad alcuni oggetti metallici ritrovati a Corongiu.

La maggior parte degli edifici, di cui oggi sono visibili i resti, appartengono all'età del Ferro e sono: le capanne nuragiche ai piedi dei monti Marganai e Buoncammino, un nuraghe a Genna Mustazzu e una tomba dei giganti a Punta Tintilonis. Una incredibile quantità di reperti archeologici da consegnare alla Storia.

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