Il Medioevo di Iglesias tra lotte e conquiste
La storia di Iglesias presenta numerose lacune nell’Alto Medioevo, a causa della scarsità di fonti scritte nei primi secoli successivi alla caduta di Roma. Nel nono secolo, tuttavia, la costruzione della chiesa tardo-bizantina di San Salvatore, ci fa supporre una certa ripresa demografica. Inclusa sul finir di millennio nella curatoria del Cixerri, l’area fece parte del Giudicato di Cagliari fino alla metà del XIII secolo, quando passò nelle mani dei nuovi "Signori”.
Nel 1258, infatti, la spartizione del Giudicato fece ricadere Iglesias nel territorio posto sotto l’influenza della famiglia pisana dei Della Gherardesca: a tale periodo risale la fortificazione della città, le cui mura imponenti possedevano circa venti torri di osservazione; nonostante la parziale demolizione nel corso dell’Ottocento, sono in parte osservabili anche oggi. Sotto i Della Gherardesca, la zona conobbe un periodo di sviluppo con la fondazione della città di Villa di Chiesa da cui il nome odierno Iglesias, la costruzione del castello fortificato di Salvaterra e la realizzazione del nuovo acquedotto.
Gli ultimi anni del Duecento furono segnati da una crescente insofferenza di alcuni Della Gherardesca nei confronti della Repubblica di Pisa, con la creazione di una zecca monetaria dove veniva stampato il Tornese. La risposta pisana fu immediata e nel 1295 Villa di Chiesa fu espugnata da Ranieri Della Gherardesca, zio del reggente di Iglesias. Il fatto non influì sullo sviluppo economico di Villa di Chiesa, tanto che si stima che nei primi anni del Trecento le miniere della zona fornissero il 10% dell’argento europeo. La dominazione pisana terminò nel 1324 con l’entrata in città degli aragonesi dopo un assedio durato sette mesi: si apriva così una nuova fase del Medioevo di Iglesias.