Foiso Fois, pittore e saggista
Foiso Fois, nato ad Iglesias nel 1916, seppe farsi luce come pittore, saggista e critico d'arte; tra le sue opere più famose troviamo La mattanza, I girasoli ed Eleonora d'Arborea, tutti quanti realizzati negli anni cinquanta
Fra le numerose personalità legate all’arte e alla cultura
legate a Iglesias, sarebbe un grave
errore dimenticare Foiso Fois,
passato alla storia per essere pittore, critico d'arte e saggista. Nato nel
1916, si trasferì giovanissimo in Toscana dove il padre era direttore di
miniera ma le sue idee antifasciste costrinsero l’intera famiglia a un
precipitoso rientro in Sardegna. Diplomatosi tecnico agrario nel 1938, nel 1939
si iscrisse all’Università di Genova ma lo scoppio della guerra lo obbligò a
ripiegare a Firenze dal fratello. Proprio nel capoluogo toscano si avvicinò
alla pittura da autodidatta, ma dopo
essersi trasferito in Piemonte venne arrestato dai nazisti nel 1944, venendo
rilasciato poco dopo.
Nel dopoguerra poté finalmente dedicarsi a tempo pieno all’arte, contribuendo a superare la rappresentazione folcloristica che aveva caratterizzato la pittura sarda, mettendo in primo piano la condizione del proletariato dell’industria mineraria con cui era stato molto spesso a contatto. Prevalentemente pittore, si è cimentato con successo anche in disegni a china, a pennarello, acquerelli, xilografie e litografie. Nel 1945 partecipò alla Mostra nazionale degli artisti profughidi Milano, nel 1947 espose alla galleria Della Maria di Cagliari e l’anno successivo gareggiò nel premio nazionale di pittura e scultura "Città di Milano". Tornato in Sardegna, nel 1952 realizzò il quadro "La mattanza”, seguito nel 1957 dalla serie "I girasoli” e da "Eleonora d'Arborea”. Morì nel 1984.