La chiesa di San Domenico ad Iglesias
la chiesa di San Domenico ad Iglesias si distingue per la leggenda secondo cui i bambini del convento di frati Domenicani sarebbero stati fra gli artefici della sua costruzione; inoltre, sono da notare l'assenza del presbiterio e il simulacro del santo
Tra gli edifici religiosi di Iglesias, la chiesa di San
Domenico occupa un posto di assoluta rilevanza. Eretta all’inizio del Seicento
per volere del vescovo di Alghero Nicolò
Canavera, poco tempo dopo le venne addossato un convento di frati Domenicani,
i quali si impegnarono nell’istruire i bimbi più poveri ed emarginati. Questo
portò alla leggende secondo la quale gli stessi pargoli si prodigarono nel
portare i massi per costruire il tempio. Lo stile tardo-gotico è messo in
risalto dagli elementi aggettanti sulla facciata, con le colonne corinzie e l’ingresso
sontuoso di chiara ispirazione catalana sopra cui si trova un arco trilobato.
L’interno della chiesa ha una sola navata, sopra la quale si erge una volta a botte suddivisa in quattro campate con archi a sesto acuto; ai lati si trovano quattro cappelle consacrate alle corporazioni che pagarono la costruzione della chiesa. Sulle pareti principali si trovano delle lastre, in origine inserite nel pavimento, dedicate ai canonici Francesco Fontana e Benedetto Apostoli, al vescovo Nicolò Canavera e a Giovanni Battista Cogoti. Una delle particolarità della chiesa è l’assenza del presbiterio, demolito per permettere l’apertura al traffico dell’adiacente via Eleonora; il vecchio arco che consentiva l’accesso a questa parte del tempio è stato inglobato nell’attuale parete di fondo, dove si trovano due aperture monofore dai vetri multicolore e una nicchia con il simulacro del santo.